Possibile taglio alle reggenze dei dirigenti scolastici
La questione delle reggenze dei dirigenti scolastici da anni affligge la gestione delle scuole.
Un unico dirigente scolastico a capo di più istituti allo stesso tempo può portare una serie di problemi sia in ambito amministrativo, sia a livello didattico.
Senza contare lo stress personale al quale è, quindi sottoposto il dirigente reggente.
Tuttavia, la situazione potrebbe presentare una soluzione a breve, in quanto potrebbero esserci novità grazie alla legge di bilancio 2023.
La questione delle reggenze è un tema abbastanza recente. Infatti, risale al 2006, cioè, l’anno nel quale fu soppresso l’istituto dell’incarico di presidenza. Con tale incarico si coprivano i posti di funzione dirigenziale vacanti in organico.
Da quel momento in poi, agli istituti privi di un dirigente titolare è stato assegnato un dirigente con funzione di reggente. Il reggente è, di fatto, un dirigente titolare di un altro istituto didattico, che si occupa di svolgere la funzione con incarico annuale.
Al momento attuale si trovano in questa situazione tutte le scuole che comprendono meno di 500 studenti.
Calo delle reggenze dei dirigenti scolastici dopo ogni concorso
Si nota subito che il numero delle reggenze è in continuo ondeggiamento con l’andamento dei concorso per il reclutamento dei nuovi dirigenti scolastici. Infatti, le relative graduatorie dei vincitori hanno una validità triennale. Si nota subito come subito dopo ogni concorso si verifica un calo delle reggenze per i successivi tre anni. Tale numero puntualmente risale fino al successivo concorso.
Ovviamente, questo andamento è diverso per ogni territorio, dal momento che l’organico dei dirigenti e le relative assunzioni sono articolate su base regionale.
Subito dopo un incremento di assunzioni di dirigenti scolastici, il numero di reggenze tende a diminuire, per poi tornare a cifre molto più alte prima della conclusione del triennio.
Quando un dirigente scolastico si troverà ad affrontare molte reggenze, ridurrà il tempo medio che egli potrà dedicare a ciascuna delle singole scuole, cosa che ha ricadute sull’azione amministrative delle istituzioni scolastiche stesse.
Ridimensionamento scolastico, taglio di reggenze?
Secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito la riforma del ridimensionamento scolastico approvata con l’ultima legge di bilancio 2023 prevede di cambiare le cose.
Infatti, a partire dall’anno scolastico 2024/2025 è previsto un taglio calcolato sia relativo alle sedi e sia per quanto riguarda organico.
In particolare, è previsto un decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, in accordo con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, previo accordo in sede di Conferenza unificata, per una determinazione dei criteri per definire la disponibilità dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la loro relativa distribuzione tra le regioni da adottare entro il 31 maggio dell’anno solare precedente all’anno scolastico di riferimento.
L’azione prevista servirà proprio per incidere sulla diminuzione delle reggenze. Infatti, il Ministero dell’istruzione e del Merito ha rassicurato sul fatto che la riforma del dimensionamento scolastico avrà effetti specifici su una programmazione razionale che permetterebbe un taglio delle reggenze.