Dirigente scolastico: cosa fa e come diventarlo
Una delle figure professionali più importanti della scuola italiana è il dirigente scolastico. Quest’ultimo rappresenta un vero e proprio cardine per l’istruzione. Non tutti, però, conoscono a fondo il suo ruolo.
Un’analisi dettagliata dello stesso può aiutare chi è interessato a raggiungere suddetta posizione. La prima cosa da sottolineare è il fatto che esiste un preciso percorso per diventare dirigente scolastico.
Il candidato, infatti, è chiamato ad affrontare e a superare un corso-concorso selettivo. A bandirlo, naturalmente, ci pensa il Ministero dell’Istruzione.
Sempre a questo ministero, inoltre, toccano le decisioni relative alle modalità delle prove da affrontare passo dopo passo.
Non tutti, però, hanno le carte in regola per parteciparvi. I candidati devono possedere dei requisiti specifici che si andranno ad analizzare in seguito.
Altra cosa essenziale da sviscerare riguarderà la comprensione dei compiti che spettano realmente a tale dipendente.
Ogni aspetto è da leggersi alla luce delle novità del MIUR. Infatti, è atteso da molti il concorso dirigenti scolastici. Lo stesso, inoltre, è fonte di enormi aspettative da parte di un buon numero di docenti italiani. Ecco, dunque, il motivo del bisogno di un’analisi dettagliata di tale figura.
Cosa vuol dire dirigente scolastico
La prima domanda a cui rispondere è la seguente: cosa vuol dire dirigente scolastico? Questo lavoratore è un dirigente della Pubblica Amministrazione italiana. Il suo posto è al vertice di un istituto.
Fino al 1998 non esisteva la figura del dirigente scolastico. C’erano, infatti, altri due soggetti: il preside e il direttore scolastico. Il primo operava presso le scuole secondarie di I e II grado. Il secondo, invece, aveva come propria sede gli istituti primari.
A decretare la nascita del dirigente scolastico ci ha pensato la Riforma Bassanini. La Legge n. 59 del 15 marzo 1997, infatti, ha avuto lo scopo di concretizzare l’autonomia dei singoli istituti.
Le figure professionali menzionate in precedenza, dunque, sono state accorpate nel medesimo soggetto. In questo modo è stato possibile rendere le scuole maggiormente emancipate. Con il dirigente scolastico, quindi, si ha in un’unica figura l’amministrazione di una scuola intera.
A lui compete il dovere di organizzare le attività didattiche. Il tutto, naturalmente, nel totale rispetto dei docenti e delle potenzialità di apprendimento degli allievi. Devono essere tenuti in considerazione anche i desideri delle famiglie di origine degli alunni.
Diventare dirigente scolastico
Sono in molti a chiedersi come si faccia a diventare dirigente scolastico. Come è già stato detto in precedenza, per ottenere questo ruolo si deve partecipare e superare un corso-concorso.
Per accedere allo stesso sono necessari alcuni requisiti. A concorrere può essere solo il personale docente ed educativo delle scuole statali. Gli altri presupposti sono:
- avere un contratto a tempo indeterminato nelle posizioni lavorative appena indicate;
- avere la conferma in ruolo secondo le leggi vigenti;
- possedere una laurea magistrale o, in alternativa, un diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
- negli ultimi cinque anni si deve aver prestato servizio presso gli istituti scolastici statali.
Tale aspetto merita ulteriori considerazioni. Per riconoscere il suddetto servizio di anzianità, infatti, vengono valutati come ottimali:
- i servizi effettivamente prestati. Ciò può riguardare anche quelli svolti precedentemente all’immissione in ruolo. Al momento della partecipazione al concorso, però, ci deve già essere la conferma in ruolo;
- nel servizio preruolo possono essere considerati anche quelli effettuati nelle scuole paritarie riconosciute ai sensi della Legge n. 62 del 10 marzo 2000.
Sorge, allora, un altro quesito. A quanto corrisponde un anno per poter effettuare le valutazioni appena discusse? Per anno intero di servizio si intende almeno 180 giorni.
In alternativa, può essere riconosciuto come tale un altro tipo di incarico. Esso deve essere stato prestato in maniera ininterrotta dal 1° febbraio sino al termine delle operazioni di scrutinio finale.
Quali sono i compiti del dirigente scolastico
Per aspirare a questo incarico così importante è bene inquadrare i compiti del dirigente scolastico. Ovviamente, a tale professionista spetta la gestione della scuola in cui opera. Questa funzione, però, è molto più ampia di quanto ci si aspetterebbe.
Infatti, il dirigente scolastico deve amministrare le risorse finanziarie del proprio plesso scolastico. Inoltre, deve gestire anche i beni strumentali e, naturalmente, il numeroso personale presente in un istituto.
A questo amministratore compete, dunque, l’ottimizzazione della didattica scolastica. Nonostante ciò, deve seguire alcune linee guida. Deve per prima cosa assicurarsi della qualità della formazione rivolta ai suoi studenti.
Per far ciò, però, deve tenere bene in mente di effettuare una proficua collaborazione non solo con gli insegnanti. In questo occorre aggiungere anche le interazioni sociali, economiche e culturali con gli enti del territorio in cui si opera.
Sia ai docenti che agli allievi, però, devono essere garantite alcune libertà. Ai primi bisogna concedere di poter amministrare le lezioni in base alle proprie esperienze e alle competenze acquisite.
Ai secondi, invece, occorre tutelare l’opportunità di optare per la scelta educativa ritenuta maggiormente valida. In quest’ultimo elemento vanno a confluire anche le decisioni prese all’interno del gruppo familiare di appartenenza.
Ulteriori competenze del dirigente scolastico
Naturalmente, le competenze del dirigente scolastico non finiscono qui. Egli deve redigere quello che è definito come PTOF. Con questa sigla ci si riferisce al Piano triennale dell’offerta formativa d’Istituto.
Inoltre, egli deve garantire la funzionalità del proprio organo amministrativo. Per questa ragione sceglie tra i docenti coloro che debbano far parte del suo team di collaboratori.
Anche l’orientamento scolastico deve competere a questo dipendente. Ciò implica sia quello della scuola di riferimento che quello universitario.
Deve affidare diversi incarichi, le deroghe e le nomine per eventuali ruoli nella scuola. Il tutto, ovviamente, prestando attenzione alle risorse finanziare destinate al proprio istituto. Una gestione intesa nel più ampio senso possibile.
Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, infine, ha stabilito per il d.s. compiti nel settore della sicurezza. Facendo così lo ha comparato a un qualsiasi datore di lavoro. Questa normativa è comunemente conosciuta come il testo unico di sicurezza e salute sul lavoro.
Ciò implica che il soggetto in questione debba avere delle accortezze e degli oneri riservati a chiunque operi nel suo istituto. Il dirigente scolastico, inoltre, deve inviare all’Inail i dati e gli eventuali infortuni sul lavoro.
Concorso dirigenti scolastici 2022
Il 13 dicembre 2021 dall’Associazione Professionale Sindacale Dirigenti Area Istruzione e Ricerca ha pubblicato un documento importante. Si tratta della bozza di regolamento del concorso dirigenti scolastici 2022.
Non è ancora uscito, però, il vero e proprio bando. Le informazioni relative a questo concorso devono quindi essere sviscerate dalla bozza emanata.
Si ricorda, inoltre, che le graduatorie del precedente concorso sono quasi tutte esaurite. Tale esame era stato svolto durante il 2017.
Tra i requisiti richiesti ai docenti che vogliono percorrere questa strada ci sono i titoli culturali. Inoltre, come si è già visto, è necessario far riferimento anche agli anni prestati in servizio. Si ribadisce che questi ultimi devono essere almeno in numero di cinque.
I titoli da possedere sono:
- diploma di laurea ottenuto in base agli ordinamenti didattici in vigore precedentemente al Decreto Ministeriale n. 509 del 3 novembre 1999;
- diploma accademico di II livello relativo all’alta formazione artistico, coreutica, musicale;
- diploma accademico di vecchio ordinamento annesso a quello di istituto secondario superiore;
- laurea magistrale o laurea magistrale a ciclo unico.
Valutazione titoli
Per avere un’idea della valutazione dei titoli per il concorso dirigenti scolastici si può osservare la precedente normativa. Ecco, allora, che il Decreto n. 138 del 3 agosto 2017 può tornare molto utile.
I punti massimi che si possono ottenere sono 30 da dividersi tra titoli culturali e quelli di servizio e professionali. Nella Tabella A vengono menzionati, per esempio, i titoli culturali e il relativo punteggio. Tra di essi si possono annoverare i seguenti:
- oltre al titolo di ammissione, se ne possono inserire di ulteriori. Per ciascun titolo di laurea supplementare (magistrale, specialistica e del vecchio ordinamento) si avranno 2 punti;
- ogni dottorato di ricerca, 3 punti;
- ciascuno diploma di perfezionamento equiparato per legge o per Statuto e ricompreso nell’allegato 4 del decreto del Direttore generale per il personale della scuola 31 marzo 2005, 1.5 punti.
Anche i titoli di servizio e professionali, però, hanno il loro peso. Per esempio:
- per ogni anno scolastico di servizio prestato qualità di dirigente scolastico o preside incaricato ai sensi dell’articolo 477 del decreto legislativo n. 297 del 16 aprile 1994, n. 297. In tal caso si otterranno 2,5 punti. Per un massimo di tre anni;
- per ciascun anno scolastico di servizio prestato come collaboratore del capo d’istituto, ai sensi dell’art. 7, comma 2, lett. h) del D.lgs. n. 297/1994, come collaboratore del dirigente scolastico nominato ai sensi dell’art. 25, comma 5, del D.lgs. n. 165/2001. Ivi si avranno 1,75 punti per un massimo di sei anni.
Prove del concorso di dirigente scolastico
Anche in questo caso, ci si deve basare sulla bozza in attesa di ulteriori aggiornamenti da parte del MIUR. Le prove saranno selettive e hanno una suddivisione simile a quella del concorso docenti.
Ci sono, infatti, un test preselettivo, uno scritto e un orale. La prova preselettiva sarà indirizzata a livello regionale. Il suo svolgimento avverrà tramite i computer messi a disposizione dei vari candidati in seduta di esame.
I quesiti dovrebbero essere in numero di 50. mentre gli argomenti trattati i medesimi adoperati per lo scritto. Al secondo step, infatti, accede solo chi ha superato quello precedente.
La prova successiva, invece, dovrebbe essere strutturata su delle domande a risposta aperta. Infine, c’è la verifica orale da superare necessariamente con successo.
Questi elencati, dunque, sono i diversi step che un dirigente scolastico deve necessariamente portare a termine. Proprio per non arrivare impreparati, si può decidere di formarsi in maniera adeguata per ottenere il migliore dei risultati possibili.
Seguire un corso formativo può rivelarsi la scelta migliore. In tal modo si può essere più sicuri delle proprie opportunità di successo.
Quanto guadagna un dirigente scolastico
Dunque, quanto guadagna al mese un dirigente scolastico? Per affrontare questo tema bisogna rifarsi all’ultimo rinnovo di contratto avvenuto nel 2019.
Ci si riferisce in particolare al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro relativo al personale dell’area Istruzione e Ricerca. Gli anni di riferimento sono il triennio 2016/2018.
Il tutto è stato stabilito l’8 luglio 2019. Alle ore 17:00 di quel giorno si è tenuto, presso la sede dell’A.Ra.N., l’incontro tra A.Ra.N. e le organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative.
Nel Capo II di suddetto CCNL si parla del trattamento economico dei dirigenti scolastici e AFAM. Nell’articolo 39, inoltre, viene snocciolato quello che è il trattamento economico fisso per questi dipendenti.
Il valore a regime annuo lordo è diviso per 13 mensilità. La somma complessiva scaturita da tale tabella è di 45.260,73 euro annui. L’applicazione di questo articolo ha effetti sul trattamento di quiescenza.
Inoltre, viene allargato il suo valore anche all’indennità di buonuscita o di anzianità e sull’indennità alimentare. Infine, si espande anche sulle ritenute assistenziali e previdenziali e relativi contributi e sui contributi di riscatto.
Si ricorda, ancora, come l’anzianità di servizio possa essere un criterio determinante per la retribuzione finale.
Esattamente come accade per i docenti, anche per il dirigente scolastico varrà la medesima regola. Dunque, più esperienza si avrà accumulato negli anni e più alto sarà la mensilità ottenuta.
Conclusioni
I motivi che spingono i docenti a voler diventare dirigente scolastico sono numerosi. Tutti, però, hanno una loro ragionevolezza. Il percorso è ben strutturato in modo da portare alla gestione di un istituto gli elementi più qualificati.
Quello che bisogna fare, però, è attendere il bando. Quest’ultimo chiarirà alcuni passaggi fondamentali riguardanti la valutazione dei titoli. Sicuramente, però, durante la prove verranno richieste alcune competenze specifiche.
Ciò implica doversi destreggiare sia nel mondo informatico che nella lingua inglese. Ecco perché conseguire delle certificazioni informatiche o delle certificazioni linguistiche.
Queste ultime, infatti, aiutano i candidati ad approfondire due settori ormai indispensabili all’interno della scuola italiana. Tale situazione è risultata ovvia all’interno delle graduatorie GPS riservate ai docenti o agli aspiranti tali.
In ogni caso, quello che si può fare al momento è prepararsi al meglio sperando che il bando definitivo venga fornito a breve.