Come diventare dirigente scolastico

Come diventare dirigente scolastico

Il dirigente scolastico è la figura apicale degli istituti scolastici e fa parte, a tutti gli effetti, della pubblica amministrazione italiana. Con obblighi e responsabilità tutt’altro che indifferenti. Ma come diventare dirigente scolastico?   

Al riguardo, il sito del Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) chiarisce: Per diventare dirigente scolastico occorre superare un corso-concorso selettivo di formazione, l’ultimo dei quali si è svolto nel 2017. Ben cinque anni fa.

Tant’è che la graduatoria di quest’ultimo è ormai in fase di esaurimento. Dopo gli ultimi 317 conferimenti di incarico dell’anno scolastico in corso, restano infatti in attesa di assunzione appena 184 candidati.

Vista la particolarità della procedura concorsuale in questione è, pertanto, legittimo supporre che il nuovo bando potrebbe arrivare nei prossimi mesi. Anche perché la relativa bozza è già stata sottoposta ad inizio anno al parere – non vincolante, ma tuttavia positivo – del CSPI

Come diventare dirigente scolastico. Concorso dirigente scolastico

Solo dopo la pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale sarà possibile avere delle certezze in merito alle probabili novità del Concorso Ds 2022 rispetto a quello del 2017 (DDG 1259/17). Ovvero:

  • lo svolgimento su base regionale (e non più nazionale);
  • l’abolizione del corso di formazione e del tirocinio

Il concorso, a cadenza triennale, prevede per i candidati la possibilità di presentare – a pena di esclusione – istanza di partecipazione in un’unica regione. Ed è così strutturato:

  • prova preselettiva (solo se il numero dei partecipanti, a livello regionale, sarà quattro volte superiore rispetto al numero dei posti messi a concorso);
  • prova scritta;
  • prova orale;
  • valutazione dei titoli.

La relativa Graduatoria di Merito sarà stilata tenendo conto dei voti della prova scritta, della prova orale e del punteggio attribuito ai titoli.

Da precisare che il punteggio della prova preselettiva non concorre in alcun modo alla determinazione del voto finale. E questo nonostante il mancato superamento della stessa comporti l’esclusione dal prosieguo della procedura concorsuale.

Prima della definitiva conferma in ruolo, i vincitori del concorso dovranno affrontare un anno di formazione e prova e saranno poi obbligati a restare nella regione di assegnazione almeno per 3 anni.  

Requisiti e titoli per diventare dirigente scolastico

Per partecipare al Concorso DS è, tuttavia, necessario possedere i seguenti requisiti:

  • assunzione con contratto a tempo indeterminato;
  • conferma in ruolo secondo quanto previsto dalla normativa vigente;
  • essere in possesso del diploma di laurea magistrale, specialistica ovvero di laurea conseguita in base al previgente ordinamento. Oppure di diploma accademico di secondo livello rilasciato dalle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica. Ovvero di diploma accademico di vecchio ordinamento congiunto con diploma di istituto secondario superiore;
  • aver effettivamente reso, nelle istituzioni scolastiche ed educative del sistema nazionale di istruzione, un servizio di almeno cinque anni.

Per quanto riguarda il riconoscimento dei dei cinque anni di anzianità bisogna, inoltre, tenere presente che sono considerati validi:

  • i servizi effettivamente prestati anche se maturati prima dell’immissione in ruolo, purché al momento della partecipazione al concorso vi sia già stata la conferma in ruolo;
  • i servizi valutabili a tutti gli effetti come servizio di preruolo nelle scuole paritarie che abbiano avuto riconoscimento con la Legge 62 del 10 marzo 2000.

Da aggiungere che il servizio si intende prestato per un anno intero solo se è stato svolto per almeno centottanta giorni o, comunque, ininterrottamente dal primo febbraio fino al termine delle operazioni di scrutinio finale.

Come diventare dirigente scolastico. Valutazione dei titoli

In attesa di capire se il bando del Concorso DS 2022 stabilirà nuovi criteri relativi alla valutazione dei titoli – prevista solo per coloro che superano la prova orale – ripercorriamo i più significativi tra quelli applicati nel 2017. Tenendo presente che il punteggio massimo raggiungibile, tra titoli culturali e di servizio, è 30.

Titoli culturali:

  • possesso, oltre al titolo di accesso dichiarato nell’istanza, di diploma di laurea di vecchio ordinamento, laurea magistrale, laurea specialistica, diploma accademico di vecchio ordinamento e diploma accademico di II livello: 2 punti;
  • laurea triennale, diploma accademico di I livello: 1 punto;
  • dottorato di ricerca: 3 punti;
  • abilitazione scientifica nazionale a professore di I o II fascia di cui all’articolo 16 della legge n. 240/2010: 1,50 punti;
  • attività di ricerca scientifica svolta per almeno un biennio o di attività equiparabile svolta presso istituzioni accademiche estere: 1,50 punti per un solo contratto;
  • borsa di studio conseguita a seguito di pubblico concorso: 0,50 punti;
  • master di primo livello o titolo equiparato rilasciato da Università italiane o estere: 1,50 punti (massimo 1 master); 
  • master di secondo livello o titolo equiparato rilasciato da Università italiane o estere: 2,50 punti (massimo 2 master);
  • partecipazione ai progetti Comenius e Grundtvig, incarico di assistente di lingua italiana all’estero (conseguito a seguito di bando ministeriale) o incarico di lettore di lingua italiana all’estero: 0, 50 punti (massimo 2 titoli);                                                                  
  • titolo di specializzazione sul sostegno: 1 punto;
  • titolo di perfezionamento o abilitante all’insegnamento in CLIL o positiva frequenza di Corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL + Certificazione linguistica di livello C1: 1,50 punti;
  • titolo di perfezionamento o abilitante all’insegnamento in CLIL o positiva frequenza di Corsi di perfezionamento sulla metodologia CLIL + Certificazione linguistica di livello C2: 2 punti;

Titoli di servizio:

  • anno scolastico di servizio prestato come dirigente scolastico o preside: 2,50 punti (massimo 3 anni);
  • anno scolastico di servizio prestato come collaboratore del capo d’istituto o come collaboratore del dirigente scolastico: 1,75 punti (massimo 6 anni);
  • anno accademico di servizio prestato presso le Istituzioni accademiche in qualità di supervisore del tirocinio o in qualità di tutor coordinatore o organizzatore: 1 punto (massimo 3 anni);
  • contratto di docenza remunerata presso Università riconosciute dal Ministero dell’Università e della Ricerca: 0,75 punti (massimo 4 contratti).

Come diventare dirigente scolastico. Le prove del Concorso DS

L’eventuale prova preselettiva, computer-based e unica per tutto il territorio nazionale, si svolgerà nelle sedi individuate dagli USR, eventualmente anche in più sessioni in relazione al numero dei candidati. 

La stessa è formata da 50 domande a risposta multipla e i candidati avranno cento minuti a disposizione per completarla, 

La prova scritta, invece, consiste in cinque quesiti a risposta aperta e in due quesiti in lingua inglese.

Mentre,a sua volta, la prova orale prevede: 

  • un colloquio sugli ambiti disciplinari della prova scritta per accertare la preparazione professionale del candidato sui medesimi e per verificare la capacità di risolvere un caso riguardante la funzione del dirigente scolastico; 
  • una verifica della conoscenza e della capacità di utilizzo degli strumenti informatici e delle TIC di più comune impiego presso le istituzioni scolastiche; 
  • una verifica della conoscenza della lingua inglese al livello B2, attraverso la lettura e traduzione di un testo scelto dalla commissione esaminatrice e una conversazione in lingua inglese.

Come diventare dirigente scolastico. Periodo di formazione e prova

I dirigenti scolastici sono sottoposti, per la conferma in ruolo, al periodo di formazione e prova che non può essere rinnovato o prorogato alla scadenza.

Tale periodo assolve alla finalità di sviluppare, consolidare e verificare le competenze professionali del dirigente scolastico, osservate nell’azione svolta presso le istituzioni scolastiche di assegnazione.

Le attività di formazione, organizzate dagli USR, hanno una durata complessiva minima di 50 ore e sono finalizzate all’arricchimento delle competenze professionali e culturali connesse alla funzione del dirigente scolastico. 

Il periodo di formazione e di prova assolve alla finalità di verificare la padronanza delle competenze professionali del dirigente scolastico, con riferimento particolare ai seguenti ambiti: 

  • possesso ed esercizio delle competenze gestionali ed organizzative finalizzate alla correttezza, trasparenza, efficienza ed efficacia dell’azione dirigenziale; 
  • possesso ed esercizio delle competenze per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse umane; 
  • possesso ed esercizio delle competenze concernenti i rapporti con la comunità scolastica, il territorio e i referenti istituzionali; 
  • possesso ed esercizio delle competenze concernenti l’analisi della realtà scolastica di assegnazione, nonché della progettazione delle iniziative volte al suo miglioramento

Come diventare dirigente scolastico. Cosa studiare per il Concorso DS?

Per affrontare il Concorso da dirigente scolastico, bisogna prepararsi per bene sui seguenti argomenti:

  • Normativa del sistema educativo e degli ordinamenti degli studi in Italia;
  • Modalità di gestione delle organizzazioni complesse;
  • Programmazione, gestione e valutazione delle istituzioni scolastiche;
  • Organizzazione dei luoghi e ambienti di apprendimento;
  • Organizzazione degli obiettivi e gestione del personale;
  • Valutazione ed autovalutazione del personale e degli apprendimenti;
  • Elementi di diritto civile e amministrativo;
  • Nozioni di contabilità di Stato;
  • Conoscenza dei sistemi educativi dei Paesi dell’Unione Europea.

É, inoltre, necessario essere in grado di:

  • elaborare un testo;
  • utilizzare i fogli di calcolo;
  • realizzare presentazioni al computer;
  • usare i motori di ricerca e gestire la posta elettronica;
  • conoscere i sistemi per la condivisione dei file;

Leggere e tradurre un testo in inglese (almeno di livello B2).

Quante ora lavora un dirigente scolastico?

A questo proposito bisogna innanzitutto precisare che, trattandosi di una figura dirigenziale, il relativo Ccnl non specifica nessun numero di ore lavorative giornaliere o settimanali. Né, tantomeno, un eventuale numero di ore per le quali lo stesso debba garantire la propria presenza all’interno dell’istituto scolastico.

Che vada o no in ufficio, che lavori di mattina o di pomeriggio, che svolga le sue funzioni da casa o dal ristorante, di giorno o di notte, nei giorni feriali o festivi, poco importa. Molto più semplicemente, il suo ruolo prevede unicamente che svolga con puntualità ed efficienza tutti i compiti imposti dal proprio ruolo.    

Quanto guadagna un dirigente scolastico?

Per quanto riguarda, invece, la retribuzione del dirigente scolastico quest’ultima va ben al di là di quello tabellare. Sull’ammontare dello stipendio – che oscilla tra i 70 mila ed i 100 mila euro – incidono, infatti:

  • retribuzione di posizione;
  • regione in cui svolge il servizio;
  • ritenute fiscali;
  • ritenute previdenziali.

La struttura della retribuzione del dirigente scolastico è, a sua volta, tracciata dal relativo Ccnl dell’Area dirigenziale Istruzione e Ricerca: 

  • trattamento fondamentale (ovvero: stipendio tabellare, Retribuzione individuale di anzianità RIA, retribuzione di posizione fissa);
  • trattamento accessorio (ovvero: retribuzione di posizione variabile, retribuzione di risultato, compensi per la reggenza di eventuali altre istituzioni scolastiche);
  • trattamento economico per incarichi aggiuntivi (ovvero: indennità previste per specifiche attività aggiuntive del dirigente, di cui alcune obbligatorie – come gli esami di stato – e altre facoltative – come la direzione dei progetti PON/POR).

Compiti e ambiti di operatività del dirigente scolastico

Il dirigente scolastico riveste un ruolo di estrema importanza ed è investito di enormi responsabilità. Oltre a garantire la gestione unitaria delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio, ne è a tutti gli effetti il legale rappresentante. 

Inoltre, si occupa e risponde della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e umane. Ma non è tutto. Perché tra le sue competenze ci sono anche i risultati del servizio, la direzione della struttura, il coordinamento degli insegnanti e dei collaboratori e l’ottimizzazione dell’attività didattica. 

Spetta al dirigente scolastico anche la redazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Si tratta di un documento programmatico e informativo che costituisce, in un certo senso, la carta d’identità culturale e progettuale della scuola, delineandone sia il profilo educativo, sia la progettualità educativa e formativa.

Ad ogni modo, per far fronte a tutti i suoi numerosi obblighi ed impegni, il dirigente scolastico può contare sull’appoggio dei propri collaboratori, così come stabilito dall’articolo 25 del decreto legislativo. n. 165/2001.

I compiti del dirigente scolastico

Riassumendo, possiamo dire che tra i molteplici compiti spettanti al dirigente scolastico vi sono:

  • elaborare un piano strategico annuale;
  • elaborare il piano didattico (POF) e pianificare gestione e orari sia degli insegnanti che del Personale ATA;
  • gestire le relazioni pubbliche e i rapporti con fornitori, aziende somministrazione dei pasti, sindacati; 
  • pianificare le diverse attività scolastiche;
  • formare le nuove classi;
  • occuparsi dell’organizzazione di esami e scrutini;
  • selezionare il personale docente e le altre risorse umane;
  • stipulare nuovi contratti e/o rinnovare quelli esistenti;
  • organizzare e gestire l’aspetto finanziario della scuola;
  • interessarsi dell’adeguatezza della struttura, nonché del funzionamento e dell’aggiornamento degli arredi e dei sistemi elettronici e informatici;
  • ricoprire il ruolo di Presidente della Giunta Esecutiva del Consiglio d’Istituto, del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe;
  • firmare tutte le circolari e i documenti inviati dall’istituto scolastico.

Per quanto riguarda i lavori strutturali eventualmente richiesti dall’edificio scolastico, gli stessi sono invece di competenza della Provincia o del Comune.  

Come diventare dirigente scolastico. Responsabilità civili e penali

É importante, tuttavia, soffermarsi anche sulle principali responsabilità civili e penali del dirigente scolastico per quanto concerne: 

  • la violazione delle norme antinfortunistiche per eventuali incidenti all’interno della scuola; 
  • l’omissione nel disporre lo sgombero dell’edificio scolastico in caso di prevedibilità di un evento tellurico; 
  • la qualifica di datore di lavoro responsabile della sicurezza dei lavoratori;
  • lo smarrimento di denaro raccolte per finanziare una gita scolastica;

praticare mobbing, ovvero assumere un atteggiamento vessatorio nei confronti di un docente. In questo caso, esponendo l’amministrazione al rischio di condanna al risarcimento del danno morale, il dirigente scolastico dovrà rispondere a sua di danno erariale indiretto.      

Related Articles

Responses

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. I’m amazed, I must say. Seldom do I encounter a blog
    that’s both equally educative and interesting, and let me tell you, you have
    hit the nail on the head. The problem is an issue
    that not enough people are speaking intelligently
    about. I am very happy that I found this in my hunt for
    something concerning this.

  2. Wow, amazing blog layout! How lengthy have you ever been running a blog for?
    you made running a blog glance easy. The total glance of your
    site is fantastic, as well as the content material!

    You can see similar here e-commerce